Bianca Toccafondi nel 1955 |
Nel 1942 studiò recitazione nella Compagnia del Teatro Universitario con Athos Ori, dove incontrò il giovane Giorgio Albertazzi, suo grande compagno artistico e, per un certo periodo, anche sentimentale.
Insieme a lui e con altri prestigiosi compagni di lavoro (Anna Proclemer, Renzo Ricci, Tino Buazzelli, Tino Carraro e Turi Ferro) recitò in ruoli importanti passando con disinvoltura dal repertorio brillante a quello drammatico, con testi moderni quali Il seduttore di Diego Fabbri (dove interpretò il ruolo dell'amante francese che nella versione per il grande schermo andrà a Jacqueline Pierreux),
Corruzione al Palazzo di giustizia di Ugo Betti e soprattutto I coccodrilli di Giorgio Rocca diretto da Franco Rossi. Con quest'ultima interpretazione si aggiudicò nel 1956 il prestigioso Premio San Genesio come miglior attrice dell'anno. Affrontò poi anche i classici shakespeariani come Re Lear.
Nel 1959 passò col nome in ditta nella Compagnia formata con Renzo Ricci, Eva Magni e Lina Volonghi e recitò in L'estro del poeta di Eugene O'Neill, Miles gloriosus di Plauto e Sette contro Tebe di Eschilo.
Dal 1962 formò un'altra compagnia insieme a Gianni Santuccio in spettacoli come Romanticismo di Gerolamo Rovetta e Incontro a Babele di Salvato Cappelli col quale si aggiudica il Premio IDI.
Unitasi in matrimonio con l'attore Giuliano Esperati, in seguito si dedicò all'insegnamento di recitazione, ma in palcoscenico la si notò ancora nel 1993, alla Shakesperiana di Taormina in Antonio e Cleopatra e nell'opera musicale Peer Gynt di Eduard Grieg messa in scena all'Accademia di Santa Cecilia, dove recitò come voce fuori campo nel ruolo della madre.
Nel 1999 recita accanto ad attrici giovani come Mariangela D'Abbraccio e Simona Cavallari nella piéce Regine di Giacomo Carbone, diretta da Francesco Tavassi. Nel 2000 è nel cast de Il figlio di Pulcinella di Eduardo De Filippo diretto da Geppy Gleijeses, mentre nel 2001 recitò a Palermo I Vangeli per la regia di Alberto Di Stasio, con Margaret Mazzantini. In ultimo ricevette il Premio Flaiano alla carriera insieme a Ivo Chiesa e Sergio Fantoni (nella medesima edizione è stato premiato come attore Paolo Ferrari).
Bionda, volto delicato, occhi azzurri intensi, dotata di una dizione splendida, ha avuto qualche esperienza di doppiaggio; prestò la voce soprattutto a Janet Martin nella serie televisiva americana Hot Wheels.
Nei primi anni cinquanta lavorò nella prima Compagnia Stabile di Prosa Radiofonica. Sul piccolo schermo debuttò sin dal periodo sperimentale, nel 1952, con molte trasposizioni teatrali e originali sceneggiati. È stata fra l'altro fra gli interpreti del primo originale televisivo trasmesso in RAI nel 1954, La domenica di un fidanzato, di Ugo Buzzolan, diretto da Mario Ferrero.
Sul grande schermo partecipò soltanto a due film negli anni settanta, di non grande rilievo, facendovi ritorno soltanto nel 1998 per una sola occasione, nella pellicola Il guerriero Camillo diretta da Claudio Bigagli. Gravemente malata, muore a 81 anni nella sua casa di Monterotondo, nei pressi di Roma, e ai suoi funerali sarà presente il suo primo e indimenticabile compagno di scena, Giorgio Albertazzi, che le dedicherà un commosso ricordo.
Prosa radiofonica RAI:
*Faust, di Wolfgang Goethe, regia di Corrado Pavolini, trasmessa il 14 ottobre 1953.
Bianca Toccafondi con Giorgio Albertazzi nel 1955, ai tempi della loro unione |
Filmografia Attrice cinematografica:
*1970:-Gradiva, regia di Giorgio Albertazzi.
*1975:-L'infermiera di mio padre, regia di Mario Bianchi.
*1976:-Il gatto dagli occhi di giada, regia di Antonio Bido.
*1998:-Il guerriero Camillo, regia di Claudio Bigagli.
Filmografia Attrice televisiva:
*1954:-La domenica di un fidanzato, regia di Mario Ferrero.
*1954:-Delitto e castigo, regia di Franco Enriquez.
*1954:-Snodo stradale, regia di Daniele D'Anza.
*1965:-Oblomov, regia di Claudio Fino.
*1967:-I promessi sposi, regia di Sandro Bolchi.
*1969:-Jekyll, regia di Giorgio Albertazzi.
*1971:-La vita di Leonardo da Vinci, regia di Renato Castellani.
*1978:-Il ritorno di Casanova, regia di Pasquale Festa Campanile.
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